Sintesi del modello

Il modello proposto dall’Istituto di Psicoterapia Psicodinamica Integrata (IPPI) si configura come un approccio dinamico che pone particolare attenzione alla teoria dell’attaccamento e alla teoria della mentalizzazione in accordo con la ricerca empirica e i recenti sviluppi in ambito neuroscientifico ed evoluzionista.

Questo modello si basa sulla necessità di esplorare quegli aspetti del Sé che non sono pienamente conosciuti o decifrati e incoraggia l’esplorazione e la discussione sulla dimensione emotiva del paziente. Il modello integrato proposto dall’IPPI consiste prevalentemente nella elaborazione dei meccanismi disadattativi e dei conflitti che causano difficoltà relazionali, oltre all’analisi dei meccanismi e dei processi psichici sottesi al comportamento, e più in generale alla personalità di un individuo (interpretazione erronea della realtà, credenze patogene, attribuzione di significati e causalità inappropriati, modelli relazionali disfunzionali appresi), per permettere alla persona un adattamento più funzionale all’ambiente e promuovere una crescita individuale ad ampio spettro (cognitivo-emotivo-intrapsichico-relazionale).

L’integrazione proposta dall’Istituto di Psicoterapia Psicodinamica Integrata è resa possibile dal riavvicinamento fra la teoria dell’attaccamento e le tradizionali idee psicoanalitiche. Nello specifico si sono verificati:

  • un interesse più ampio per le rappresentazioni mentali del bambino e del genitore;
  • un crescente interesse all’interno della psicoanalisi per l’osservazione sistematica e la ricerca empirica;
  • una maggiore apertura nei confronti del pluralismo teorico.

Il riconoscimento all’interno della teoria dell’attaccamento dei limiti di un approccio puramente improntato alle scienze cognitive nel lavoro clinico e un bisogno di cornici teoriche di riferimento alternative per arricchire la ricerca e costruire una teoria rilevante per il lavoro clinico. In linea con la letteratura scientifica più recente l’IPPI condivide i fattori che determinano una terapia di successo: miglioramento del funzionamento della personalità del paziente, riduzione dei tratti di personalità patologici, maturazione degli  stili difensivi, risoluzione del conflitto intrapsichico, ricerca della verità riguardo a se stessi, maggiore capacità di cercare oggetti sé appropriati, miglioramento delle relazioni interpersonali come risultato di una maggiore comprensione delle proprie relazioni oggettuali interne, creazione di significato nella propria vita come risultato del dialogo terapeutico e sviluppo della capacità di mentalizzazione.

I fondamenti teorici del modello psicodinamico integrato includono molteplici altri approcci, che si sono evoluti dalla teoria psicoanalitica e sono stati applicati ad una vasta gamma di disturbi psicologici, come la Psicoanalisi Interpersonale-Relazionale (Mitchell, 1988), la Psicodinamica Ciclica di Wachtel (1977), la Psicoterapia Psicodinamica Breve (Malan, 1963; Messer & Warren, 1995), le Teorie Psicoanalitiche degli Schemi (Stern, 1985; Ryle, 1990; Horowitz et al, 1995) e la Teoria della Mentalizzazione (Fonagy et al, 2004).

Principi di base della Psicoterapia Psicodinamica Integrata

Il modello Psicodinamico Integrato si fonda su presupposti che provengono dalla tradizione psicoanalitica e dalla teoria dell’attaccamento; alcuni di essi possono essere riassunti nei seguenti punti:

  • le esperienze infantili, nonché i fattori genetico/biologici sono aspetti fondamentali per la formazione dell’individuo;
  • le rappresentazioni mentali delle relazioni fra il Sé e l’oggetto costituiscono i determinanti chiave del comportamento interpersonale;
  • lo sviluppo della capacità di mentalizzare, specifica funzione simbolica, è un aspetto fondamentale del lavoro terapeutico (Fonagy, 2015);
  • il transfert multidimensionale è una delle fonti di primaria comprensione durante la psicoterapia;
  • le difese messe in atto del paziente durante il processo terapeutico sono uno dei temi centrali  della terapia;
  • i sintomi ed i comportamenti hanno molteplici funzioni e sono determinati da forze complesse;
  • il terapeuta psicodinamico integrato aiuta il paziente ad acquisire un senso di autenticità e unicità.

Inoltre il metodo dell’IPPI è in sintonia con le sette caratteristiche presenti in letteratura che distinguono la psicoterapia psicodinamica dalle altre forme di psicoterapia (Blagys & Hilsenroth, 2000; Shedler, 2010):

  1. Focus sull’affettività, insight ed espressione delle emozioni
  2. Esplorazione dei tentativi di evitare i pensieri e le emozioni disturbanti
  3. Identificazione di temi e schemi ricorrenti
  4. Discussione dell’esperienza passata
  5. Focus sulle relazioni interpersonali
  6. Focus sulla relazione terapeutica
  7. Esplorazione delle fantasie e dei sogni

 

Sulla base di questi presupposti teorici il trattamento ad orientamento psicodinamico integrato dell’IPPI consiste prevalentemente nella elaborazione dei meccanismi disadattativi e dei conflitti che causano difficoltà relazionali e di adattamento, oltre che nell’analisi dei meccanismi e dei processi psichici sottesi al comportamento, e più in generale alla personalità di un individuo (interpretazione erronea della realtà, credenze patogene, attribuzione di significati e causalità inappropriati, modelli relazionali disfunzionali appresi).

Il modello si fonda sulle evidenze scientifiche che emergono dalla ricerca svolta secondo le prospettive della psicoanalisi contemporanea (Levy, Ablon & Kächele, 2012).

 

Obiettivi della Psicoterapia Psicodinamica Integrata

 

In linea con la letteratura scientifica più recente l’IPPI condivide i fattori che determinano una terapia di successo: miglioramento del funzionamento della personalità del paziente, riduzione dei tratti di personalità patologici, maturazione degli  stili difensivi, risoluzione del conflitto intrapsichico, ricerca della verità riguardo a se stessi, maggiore capacità di cercare oggetti sé appropriati, miglioramento delle relazioni interpersonali come risultato di una maggiore comprensione delle proprie relazioni oggettuali interne, creazione di significato nella propria vita come risultato del dialogo terapeutico e sviluppo della capacità di mentalizzazione.

Gli obiettivi della terapia psicodinamica integrata dell’IPPI includono pertanto la risoluzione del conflitto attraverso formazioni di compromesso più efficaci e adattive, il miglioramento della mentalizzazione con una maggiore comprensione delle proprie relazioni oggettuali interne, una migliore capacità di capire se stessi e gli altri in modo sempre più specifico e sofisticato, nonché relazioni più soddisfacenti caratterizzate da maggiore libertà e flessibilità. Questi obiettivi vengono perseguiti attraverso un processo di auto-riflessione, auto-esplorazione e scoperta di sé che avviene nel contesto di una relazione terapeutica sicura.

 

Riferimenti bibliografici

 

Matthew D. Blagys, M. D., & Hilsenroth, M. J. (2000). Distinctive Features of Short-Term Psychodynamic-Interpersonal Psychotherapy: A Review of the Comparative Psychotherapy Process Literature. Clinical Psychology, 7(2), 167-188.

Fonagy, P. (2015). The effectiveness of psychodynamic psychotherapies: An update. World Psychiatry, 137-150.

Fonagy, P. Gergely, J., Jurist, E., & Target, M. (2004). Affect Regulation, Mentalization, and the Development of Self. New York: Other Press, (tr. it. Regolazione affettiva, mentalizzazione, e sviluppo del Sé Cortina, Milano)

Horowitz, M.J., Eells, T., Singer, J., et al. (1995). Role-relationship models for case formulations. Arch. Gen. Psychiatry, 52:625-632.

Levy, R.A.  Ablon, J.S.,  & Kächele, H. (2012). Psychodynamic Psychotherapy Research: Evidence based Practice and Practice-Based Evidence. Human Press, Springer.

Malan, D.H. (1963). A study of brief psychotherapy. London:Tavistock.

Messer, S.B. & Warren, C.S. (1995). Models of brief psychodynamic therapy: A comparative approach. New York: Guilford. (MBPT).

Mitchell, S.A. (1988). Relational Concepts in Psychoanalysis. Harvard University Press

Ryle, A (1990). Cognitive Analytic Therapy: Active Participation in Change. Chichester: John Wiley & Sons.

Shedler J. (2010). The efficacy of psychodynamic psychotherapy. American Psychologist, 65 (2): 98-109.

Stern D. N. (1985). The Interpersonal World of the Infant: A View from Psychoanalysis and Developmental Psychology. New York: Basic Books.

Wachtel P. L. (1977). Psychoanalysis and Behavior Therapy: Toward an Integration. New York: Basic Books.

 

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